L’anno 2023 è eccezionale per quanto riguarda i videogiochi, è uno di quei cicli che si ripete circa ogni 10 anni, in cui le produzioni abbondano sia per qualità che per quantità. Basti pensare che assisteremo all’arrivo del nuovo Zelda, Final Fantasy XVI, Starfield e Spiderman 2; solo per citare i pesi massimi. Ma c’è un genere in particolare, che in questi 12 mesi sta avendo una rinascita ed una spinta incredibile: il Survival Horror. Abbiamo iniziato col grande remake di Dead Space, recensito su queste stesse pagine; sul finire dell’anno arriveranno anche il remake del mai troppo osannato Silent Hill 2 ed il tanto desiderato seguito di Alan Wake. Ed intanto, oggi, ci troviamo a recensire il rifacimento dell’incredibile capolavoro che ha creato un genere, quello dei Third Person Shooter (TPS), e ridefinito il genere dei Survival Horror.

 A VOLTE RITORNANO…

Aspettavamo questo giorno da un bel po' di tempo. Sono passati 18 anni dall'uscita originale di Resident Evil 4, che può essere facilmente etichettato come uno dei migliori giochi di tutti i tempi, una vera e propria pietra miliare. Essendo stato rilasciato su 11 piattaforme fino ad oggi, è stato pubblicato così tante volte da eguagliare le infinite edizioni di The Elder Scrolls: Skyrim. Inoltre, l’avventura di Leon e compagni è stata un punto cardine e di svolta nella storia del franchise: ha eliminato i tradizionali controlli “Tank” con telecamera fissa, evolvendosi con una prospettiva in terza persona; introducendo al contempo uno schema di controlli più fluido e basato sull'azione. Rilasciato per la prima volta su Nintendo GameCube, la grafica era incredibile e l'intera esperienza è stata seminale.

Questa recensione sarà priva di spoiler, ma vi dirò da subito che c'è una grande quantità di contenuti aggiunti alla campagna principale, che ne espande la durata e la rigiocabilità!

Il modello di remake di Resident Evil è semplicemente perfetto nel suo equilibrio e, a parere di chi scrive, dovrebbe diventare la base di design per il futuro della serie, ora che la storia di Ethan Winters è conclusa. Questa recensione sarà complessa perché, nonostante si tratti di un rifacimento di un gioco già esistente, c'è una così grande quantità di contenuti nuovi e ridisegnati, che andrebbero assolutamente provati e scoperti in prima persona, (anzi in terza lol). Datovi questo indizio no-spoiler sull’ampliamento dell’avventura, quindi, ci concentreremo sulle meccaniche, sulla grafica e sul confronto con l'opera originale.